Dr. SALVATORE SOTTOSANTI
Medico Chirurgo Oculista
Dr. SALVATORE SOTTOSANTI
Medico Chirurgo Oculista
GLAUCOMA
Il glaucoma se non curato può portare alla cecità; si presume che metà delle persone affette non sappiano di esserlo. Quando insorge in genere non comporta alcun disturbo e la malattia progredisce lentamente; fortunatamente una diagnosi precoce con un’adeguata terapia permette di limitare i danni.
All’interno della porzione anteriore dell’occhio si ha un fluido chiamato umore acqueo; in condizioni normali tanto umore acqueo si produce, tanto ne viene drenato al di fuori dell’occhio attraverso specifiche vie di deflusso. Nel glaucoma l’umore acqueo non viene drenato in maniera corretta, con conseguente aumento della pressione dell’occhio; la pressione oculare viene espressa in millimetri di mercurio (mmHg). In genere si considera normale un valore di pressione entro 21 mmHg.
Un costante aumento della pressione dell’occhio crea danni irreversibili al nervo ottico. Il nervo ottico trasmette al cervello i segnali visivi percepiti dalla retina.
Esistono diverse forme di glaucoma:
1. Glaucoma ad angolo aperto
E’ la forma più comune di glaucoma. Nelle fasi iniziali non comporta alcun disturbo visivo; man mano che il danno al nervo ottico avanza si ha un restringimento progressivo del campo visivo.
2. Glaucoma normotensivo
La pressione oculare viene espressa in millimetri di mercurio (mmHg). In genere si considera normale un valore di pressione entro 21 mmHg. Tuttavia esistono diversi pazienti con valori di pressione “entro i limiti”, ovvero inferiori a 21, ma con alterazioni del nervo ottico e del campo visivo. Al contrario esistono anche altri pazienti con ipertono oculare: hanno valori di pressione oculare superiori “alla norma”, senza alterazioni del nervo ottico e del campo visivo. Questi pazienti con ipertono oculare sono a maggior rischio di sviluppare in futuro glaucoma.
3. Glaucoma ad angolo chiuso (glaucoma ad angolo ristretto)
Insorge quando le vie di drenaggio dell’umore acqueo sono notevolmente ristrette, fino ad essere completamente chiuse. Solo in questo caso insorge un attacco acuto di glaucoma, in cui si hanno intenso dolore oculare, rossore, riduzione della visione, mal di testa, nausea e vomito.
4. Glaucoma congenito
Insorge nei neonati o nei bimbi
5. Glaucoma secondario
Rappresenta la conseguenza di altre patologie oculari: traumi, uso prolungato di cortisone, tumori oculari
Alcuni soggetti sono più a rischio per l’insorgenza di glaucoma e in presenza di uno o più fattori di rischio sono indicati controlli specialistici più o meno frequenti.
Tra i fattori di rischio per glaucoma vanno considerati:
• Età: con l’avanzare degli anni, aumenta il rischio di glaucoma
• Familiarità
• Ipermetropia
• Elevata pressione oculare
• Pregressi traumi oculari
• Ridotto spessore della cornea centrale
• Pressione arteriosa bassa
• Emicrania, diabete
SEGNI E SINTOMI
Il glaucoma è una malattia subdola; all’inizio non si ha alcun sintomo. Spesso il paziente scopre di essere affetto da glaucoma in occasione di una visita oculistica completa effettuata per altri disturbi.
Nel glaucoma si ha un progressivo restringimento del campo visivo: nelle prime fasi della malattia il paziente non avverte alcun disturbo; man mano che il danno a carico del nervo ottico avanza, si ha ulteriore restringimento del campo visivo
COME EFFETTUARE DIAGNOSI
Per porre diagnosi di glaucoma (o escluderlo in caso di sospetto) vanno fatti diversi test:
✓Tonometria: rappresenta il test attraverso il quale si misura la pressione oculare. Si considerano entro i limiti valori tra 10 e 21 mmHg; tuttavia esistono pazienti con glaucoma normotensivo in cui la pressione oculare è inferiore a 21.
✓Gonioscopia: permette di valutare il sistema di drenaggio dell’umore acqueo
✓Oftalmoscopia: permette la valutazione del nervo ottico; spesso è necessario usare prima delle gocce per dilatare la pupilla
✓Esame del campo visivo: viene utilizzato uno strumento detto perimetro; va effettuato ogni 6-12 mesi.
✓Pachimetria: misura lo spessore della cornea centrale
✓OCT: permette di misurare lo spessore delle fibre nervose intorno al nervo ottico
E’ quindi consigliabile effettuare una prima visita di screening al compimento dei 40 anni.
Dopo i 65 anni è bene fare una visita per escludere la presenza di glaucoma almeno una volta l’anno, specie in caso di presenza di uno o più fattori di rischio.
visione normale
progressivo restringimento del campo visivo